L’intervento psicologico per i DSA può articolarsi a tre livelli:
Valutazione psicologica
e neuropsicologica
Potenziamento e riabilitazione neuropsicologica
Consulenza e formazione ad insegnanti e genitori
Valutazione neuropsicologica
Per quanto riguarda la valutazione neuropsicologica, il compito dello psicologo è quello di intraprendere un’accurata indagine sulle aree di debolezza ma anche di forza del bambinoragazzo al fine di stilare un intervento riabilitativo
e didattico ad hoc da condividere con la scuola e famiglia. La valutazione neuropsicologica prevede la somministrazione di test specifici e standardizzati per valutare il livello cognitivo (QI), lo stato degli apprendimenti (lettura
strumentale, comprensione del testo, competenze ortografiche, grafia, abilità matematiche) ed eventuali approfondimenti secondo le problematiche riscontrate o segnalate da scuola e famiglia (attenzione, memoria, linguaggio, ecc).
Il potenziamento delle abilità cognitive ha come obiettivo quello di allenare nel bambino/ragazzo la specifica abilità risultata deficitaria o fragile in sede di valutazione e sviluppare e potenziare l’utilizzo delle strategie metacognitive.
È altresì di estrema importanza una valutazione degli aspetti emotivi, motivazionali e di autostima. Questo tipo di valutazione psicologica può essere condotta tramite colloquio clinico, osservazione e/o somministrazione di test
ed è finalizzata sia ad identificare l’eventuale presenza di aspetti psicologici che possano giustificare un cattivo rendimento scolastico, sia a comprendere il livello di benessere/disagio sperimentato dal bambino/ragazzo per poter
progettare adeguate azioni di sostegno e supporto a livello terapeutico, familiare e scolastico.
Ulteriore ambito nel quale è possibile l’intervento dello psicologo è rappresentato da tutti gli interventi di formazione e consulenza sui DSA rivolti agli insegnanti ed ai genitori. Tali interventi possono sia accompagnare la presa
in carico di uno specifico bambino/ragazzo (in questo caso quindi sono mirati sulle sue peculiarità e caratteristiche) che essere proposti a scuole e gruppi di genitori sotto-forma di piccoli progetti.
Potenziamento cognitivo
Nel lavoro relativo ad uno specifico bambino/ragazzo è importante procedere con un’adeguata informazione della famiglia e degli insegnanti di classe in merito al disturbo riscontrato, alle sue caratteristiche, ai limiti e ai vantaggi degli interventi riabilitativi, agli strumenti compensativi e dispensativi e a tutta la normativa di riferimento che possa essere necessaria per affrontare il percorso scolastico e lavorativo. In particolare è importante supportare gli insegnanti nella stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato), ovvero di quel documento dove, congiuntamente con la famiglia, vengono stabiliti gli obiettivi, le modalità didattiche e di valutazione e gli strumenti di aiuto previsti per l’alunno. È fondamentale, infine, supportare i genitori nella gestione domestica del figlio consigliandoli nella scelta delle strategie di esecuzione dei compiti, gestione dello stress e metodo di studio.
Il potenziamento cognitivo è un intervento adatto non solo ai bambiniragazzi con DSA, ma anche ai bambini pazienti con ADHD e disabilità intellettiva (dal lieve al grave). Uno degli strumenti più efficaci in questo senso, oltre alle procedure sopracitate, consiste nel Metodo Feuerstein. Tale metodo si basa sulla fiducia nella modificabilità dell’individuo e prevede l’utilizzo di molteplici materiali da inserire all’interno di un piano personalizzato per l’individuo in base all’età, livello cognitivo, punti di forza e punti carenti.